
Un’avvincente ricostruzione storica, una trama intensa, un ritmo incalzante
Bologna, marzo 1326. Il Capitano del Popolo, Fulgerio da Calboli, realmente esistito e menzionato da Dante nella Divina Commedia, invia Jacopo Lamberti, Vicario di Giustizia, in missione presso un borgo periferico. Il suo compito è prelevare un ladro e scortarlo nelle prigioni della città. Jacopo incontrerà una realtà diversa, fatta di boschi, terre incolte, di un paese arroccato su un colle e di un’umanità superstiziosa che lo accoglie con sospetto. Perché chi deve prendere in custodia non è un ladro, bensì una strega accusata dell’omicidio del marito. Sfidando le accuse di stregoneria ed eresia, l’ansia di giustizia spinge Jacopo a indagare. Ma chi vuole impedirgli di scoprire la verità e perché? In una feroce corsa contro il tempo, frenato da false piste e dubbi personaggi, mettendo in gioco la sua vita mentre su tutto aleggia l’ombra incombente del rogo, avrà solo poche ore per risolvere il mistero.
Recensione
Il soffio della morte di Francesco Grimandi è un thriller storico che ci riporta all'Italia del Trecento, in un periodo segnato dalla devastazione della peste nera e da complotti mortali. Grimandi, noto per la sua scrittura dettagliata e la profonda conoscenza della storia medievale, combina in questo romanzo una trama avvincente con un'ambientazione cupa e vivida, creando un'opera che affascina e coinvolge il lettore dall’inizio alla fine.
Trama e contenuto
Marzo 1326. Jacopo Lamberti, vicario di giustizia al servizio del Capitano del Popolo Fulgerio da Calboli (personaggio storico realmente esistito e menzionato da Dante nella Divina Commedia), viene inviato in un remoto borgo per prelevare un presunto ladro.
Giunto sul posto, scopre che il prigioniero è in realtà una donna accusata di stregoneria e dell'omicidio del marito. In un contesto dominato da superstizione e sospetto, Jacopo si trova coinvolto in un'indagine complessa, dove dovrà sfidare false piste e personaggi ambigui per scoprire la verità, mentre l'ombra del rogo incombe sulla presunta stregae e inquisitiva in un'epoca dominata dal fanatismo religioso e dal terrore della morte, caratteristiche che lo rendono particolarmente affascinante.
Stile e tono
Grimandi ricostruisce con precisione la Bologna medievale, immergendo il lettore in un'epoca segnata da tensioni religiose, superstizioni e conflitti sociali. L'autore utilizza un linguaggio evocativo e dettagliato, che contribuisce a creare un'atmosfera densa e coinvolgente, senza appesantire la narrazione.
Curiosità
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Ambientazione storica dettagliata: Grimandi ambienta il romanzo nella Bologna del 1326, un periodo ricco di tensioni religiose e sociali. La scelta di inserire personaggi storici reali, come Fulgerio da Calboli, menzionato da Dante nella Divina Commedia, conferisce autenticità alla narrazione.
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Protagonista moderno in un'epoca antica: Jacopo Lamberti, il vicario di giustizia protagonista del romanzo, si distingue per la sua razionalità e il suo senso di giustizia, che lo pongono spesso in contrasto con le credenze e le paure del tempo. Questo approccio permette all'autore di esplorare tematiche attuali attraverso il filtro della storia.
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Autopubblicazione e accessibilità: Maleficio è stato pubblicato in self-publishing il 16 agosto 2020, rendendolo facilmente accessibile sia in formato cartaceo che digitale, incluso nel catalogo Kindle Unlimited
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